Juve-Milan, una sfida che Pippo Inzaghi ha vissuto da doppio ex. E stasera sarà davanti ai teleschermi, come milioni di italiani, a godersi il ritorno del calcio. Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, l’allenatore del Benevento ha detto la sua: “Grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio: l’unica esigenza era pregare e sperare. Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde: è il momento di resettare e rendere tutto più umano e normale. Adesso comunque non vedo l’ora di accendere la tv e guardare Juve-Milan. Non sarà mai come le altre partite. Quando giocavo, la prima grande sfida della stagione era il Trofeo Berlusconi. In estate le squadre erano ancora in rodaggio, ma San Siro si riempiva e anche gli ascolti in tv erano altissimi. Ci sono tante incognite, nessuno può essere al 100%. La Juve è favorita, è superiore e ha alcuni vantaggi: il risultato dell’andata, il fattore campo anche se non c’è il pubblico, le assenze pesanti nel Milan. Però in una gara secca può succedere di tutto e proprio lo stadio chiuso può essere d’aiuto per i rossoneri”.
Qualche parola anche sulle novità: dai cinque cambi alle porte chiuse: “Le sostituzioni stravolgono troppo. Però adesso sono utili per ridurre il rischio di infortuni, che comunque ci saranno come dimostra la Bundesliga. È già bello che si possa giocare. Sono anche sicuro che si troverà una soluzione per riaprire parzialmente gli stadi così come si è trovata per parchi acquatici, discoteche, teatri e cinema. Sarebbe un bel segnale per la gente”.
Una battuta su Cristiano Ronaldo, incontrato da avversario sul campo nel 2007: “Non mi aspettavo diventasse così straordinario. Lo porto come esempio nel mio spogliatoio perché so come si allena. Però sono un po’ arrabbiato con lui e Messi: grazie a loro, sembra che nelle coppe io e Raul abbiamo segnato poco…”.
Infine una speranza per la Champions, che si giocherà ad agosto con le final eight: “Da una formula come questa mi aspetto una sorpresa. E mentre lo dico penso all’Atalanta: Bergamo ha sofferto molto, sarebbe bellissimo”.