I più giovanotti, coloro che hanno iniziato a masticare calcio da almeno 10 anni a questa parte, sono stati abituati al continuo dualismo Messi-Cristiano Ronaldo. Rivali in Spagna, rivali in Europa, rivali sul campo. Ma uguali, identici, quando si tratta di record personali e successi di squadra. E non per niente, anche da più di 10 anni, monopolizzano il grande calcio. E se Barcellona e Real Madrid hanno vinto tutto ciò che si poteva vincere è anche (soprattutto) merito loro. Per non parlare dei Palloni D’Oro, con Modric che ha spezzato la lunga egemonia dei due campioni.
Insomma, un’era senza precedenti. Ma un’era che, forse, è terminata. Mai era successo, nella storia del calcio, che due giocatori si contendessero titoli personali e di squadra per così tanto tempo e con così tanta continuità. In una sola squadra l’argentino, in tre squadre diverse il portoghese, ma il risultato è uguale. O era, uguale. Perché forse, come detto, questa grande era rischia di scomparire.
E’ infatti la prima volta, a distanza di 15 anni, che né l’uno né l’altro arrivano in semifinale di Champions. Nella stagione 2004-2005 l’eliminazione per Barcellona e Manchester United avviene prima. Ma da quella 2005-2006, almeno uno dei due – ma spesso entrambi – entrano almeno tra le prime quattro. E i successi, lo sappiamo, saranno tantissimi. Dal Barça di Guardiola allo United di Ferguson e poi al Real di Ancelotti prima e Zidane poi. Lo zampino di Messi e Ronaldo, anzi più di un semplice zampino, c’è sempre.
E adesso? Adesso sono tristi e impotenti, ma – lo abbiamo detto – da soli non possono far miracoli. Uno trascina la Juve per il secondo anno di fila ma si ritrova a predicare nel deserto, il secondo si lascia andare ad una debacle clamorosa frutto di una stagione nata male e finita peggio, senza trofei. L’ultima volta, per i blaugrana, fu 12 anni fa.