Scommesse, la ‘versione’ della Procura sui nomi di El Shaarawy, Gatti e Casale

Fabrizio Corona ha fatto altri tre nomi dei calciatori coinvolti nello scandalo scommesse: la versione della Procura

CalcioWeb

Continuano le rivelazioni di Fabrizio Corona sullo scandalo scommesse. L’ex ‘Re Dei Paparazzi’ è stato in diretta su Rai 3, poi le confessioni a Striscia la Notizia. Sono stati tirati in ballo altri tre calciatori: Stephan El Shaarawy (Roma), Federico Gatti (Juventus) e Nicolò Casale (Lazio).

Arriva la smentita della Procura di Torino sugli ultimi nomi svelati da Fabrizio Corona. Fonti giudiziarie all’agenzia ‘La Presse’ hanno ribadito come non ci siano evidenze sul coinvolgimento nello scandalo scommesse di Federico Gatti, Stephan El Shaarawy e Nicolò Casale.

Corona: “Casale è il quinto nome”

Secondo Corona è Casale della Lazio il quinto coinvolto nello scandalo: “ebbene sì questa volta siamo noi a inseguire. Ma il quinto nome è quello di Nicolò Casale della Lazio. L’esuberanza di Fabrizio questa volta ha fregato anche noi. Preso dall’arrabbiatura seguita alla censura di Avanti Popolo Corona non è riuscito a trattenersi e ha sparato ai microfoni di Striscia la Notizia quelle che dovevano essere le nostre prossime esclusive. Ma noi da bravi giornalisti ce ne facciamo una ragione e continueremo a seguire il nostro flusso naturale di notizie”, si legge su dillingernews.it

“A detta degli informatori di Corona, Casale sarebbe un assiduo scommettitore. Ed il suo è il quinto nome della lista. A tu per tu con Staffelli di Striscia, Corona parla di un audio mai mandato in onda che però era stato lanciato dalla conduttrice, finendo poi per lamentarsi e accusare direttamente il programma (“Ho sbagliato ad andare lì”, si legge nel suo post”). In quell’audio si ascolta la voce di Zaniolo con altri tre giocatori di Serie A in cui si parlava di molti soldi e di scommesse. A Staffelli, invece, è stato mostrato un filmato in cui tre giocatori parlano di puntate mentre palleggiano: tra loro ci sarebbe proprio Nicolò Casale”, si legge sul sito.

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