Sono ore caldissime in casa Napoli dopo l’ennesimo passo falso in stagione. Da campioni d’Italia a squadra normalissima il passo è stato troppo breve e le colpe sotto di tutti: dirigenti, allenatori e calciatori. Uno dei punti più bassi degli ultimi anni è stato raggiunto dopo la partita contro il Genoa e la decisione del presidente Aurelio De Laurentiis di esonerare Walter Mazzarri è stata inevitabile.
Il cambio in panchina con l’esonero di Rudi Garcia e l’arrivo del grande ex non ha portato i frutti sperati, anzi la situazione è nettamente peggiorata con l’arrivo dell’ex Reggina. Non siamo per nulla sorpresi. Su queste pagine avevamo sponsorizzato l’arrivo di Igor Tudor come soluzione ideale dopo l’esonero del francese. Perché non è arrivato il croato? Circolano tante voci, dalle situazioni contrattuali a quelle di modulo.
Il presidente De Laurentiis ha deciso di andare sul sicuro con l’arrivo di un allenatore esperto e già di casa a Napoli, ma reduce da esperienze deludenti e fermo da un po’ di tempo. Walter Mazzarri non è il profilo ideale per questo Napoli e il rendimento è stato disastroso.
Le colpe di Walter Mazzarri
La carriera di Walter Mazzarri era in una fase di involuzione dopo le esperienze con Watford, Torino e Cagliari. Il livornese si è trovato in una situazione più grande di lui e non è stato in grado di gestirla al meglio. Il Napoli ha conquistato 36 punti in 24 partite e occupa la 9ª posizione in classifica. Non è una situazione accettabile per una squadra campione d’Italia è reduce dal rendimento eccezionale con Spalletti in panchina.
I numeri parlano chiaro: con lo stesso numero di partite disputate, Rudi Garcia ha conquistato 21 punti mentre sono appena 15 quelli con Walter Mazzarri. In più l’involuzione dal punto di vista tecnico è stata evidente. Il Napoli di Mazzarri non ha mai veramente entusiasmato e tutte le vittorie sono state frutto di sofferenza (Atalanta, Cagliari, Salernitana, Verona). In Serie A non ha mai vinto con due gol di scarto. La squadra non ha idee di gioco e l’involuzione dei big è molto preoccupante.
Cosa può portare Francesco Calzona
Il presidente Aurelio De Laurentiis ha optato per una soluzione a sorpresa: Francesco Calzona, commissario tecnico della Slovacchia.
L’allenatore calabrese predilige il 4-3-3 sulle orme di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti ed è in grado di riproporre il gioco degli ex allenatori del Napoli. Sarà una squadra sicuramente più offensiva rispetto alle ultime sconcertanti prestazioni.