Spadafora ribadisce: “Allenamenti il 18 non vuole dire ripresa campionati. Non c’è complotto contro il calcio”

Torna a parlare il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in merito alla ripresa delle attività, poi sul calcio ribadisce la sua posizione
CalcioWeb

Possiamo provare a fare un ragionamento sul calcio senza pregiudizi? I sondaggi dicono che la maggior parte degli italiani vorrebbe chiudere qui il campionato, ma io non voglio farmi condizionare dai sondaggi. Questo solo per dirvi che sarebbe molto più facile chiudere qui il campionato, come auspica la comunità scientifica. Io però sono consapevole che il calcio è importante sia come elemento sociale sia dal punto di vista economico. Il miliardo e mezzo che il calcio paga al Fisco contribuisce al fondo dello Stato per tutte le altre discipline e federazioni. Portare avanti il mondo del calcio è perciò importantissimo per il nostro Paese, ma lo dobbiamo fare in sicurezza. L’eventuale ripresa degli allenamenti degli sport di squadra il 18 maggio non vuol dire necessariamente che riprenderà il campionato“. Lo ribadisce il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in una diretta sul suo profilo ufficiale Facebook.

Non è vero che non c’è una piena coerenza con le parole del presidente Conte e le mie. Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Io non sono un medico e non sono uno scienziato, inviterei tutti ad astenersi in queste ore a diventare qualcosa che non sono. Quando riprenderà tutto il mondo dello sport, dobbiamo poterlo fare rispettando tutte le necessarie regole”.

La Figc ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza ed è stato preso in considerazione, ma necessità di una approfondimento. Il comitato tecnico scientifico nel più breve tempo possibile incontrerà alcuni rappresentanti della Figc, del mondo del calcio e del Coni e anche la federazione dei medici sportivi per riuscire a perfezionare questo protocollo nel modo migliore per garantire la salute di tutti. Per la Figc il campionato dovrebbe ripartire a metà giugno, è un tempo lunghissimo. Non siamo in grado di sapere l’evoluzione del virus e come reagiremo noi tutti. E’ impossibile dirlo oggi. Non è per fare terrorismo psicologico, ma è impossibile dirlo perché non lo sa nessuno. Intanto, se riprendono gli allenamenti in sicurezza, ci predisponiamo anche in modo che il campionato possa riprendere, ma questo lo sapremo soltanto più avanti quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo. Il protocollo ha dei costi elevati, come fanno la Serie B e le altre leghe?”

“Nessuno era preparato a questa emergenza e poteva immaginarla né aveva gli strumenti per poterla affrontare. Oggi ho incontrato il comitato tecnico scientifico e abbiamo affrontato anche i problemi dello sport, palestre, centri danza e centri sportivi devono riaprire il prima possibile. Stiamo lavorando a un protocollo per aprire entro maggio. L’impegno con il comitato tecnico scientifico è portargli il protocollo e farcelo vidimare da loro”.

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